giovedì 27 marzo 2008

I capitali del mondo!

Superbamente ci propinate,
le vostre insulse regole,
mostrandovi a petto in fuori,
alzando il mento sopra i più poveri.

Non badate al troppo lavoro,
ritenuto un dovere minore,
solo l’ozio fa gola a voi,
che scansate fatiche e guai.

Sebbene nel lusso,
non vi basta più il vostro sesso,
cercate amanti nuovi,
fregandovene dei nostri cuori.

Vorrei che la mia ira,
scendesse su di voi,
ma non sono dio,
e voi non siete poi cosi eroi.

E tra voi ingordi,
di danaro e cibi succulenti,
non vi è nessuno che pensa,
ai mendicanti della mensa,

Potrei invidiarvi per quel che avete,
ma so che me ne pentirei,
per poi non essere felice,
proprio come voi.

E non parlatemi di avarizia,
il mondo straborda di ingiustizie,
e chi più può se ne vizia,
e nulla resta alla gente distinta.

Di sette questi sette punti,
sono giunto al dunque,
non mi resta che pregare,
per un mondo migliore!
Che qualcuno capisca,
Che il mondo va a puttane
e non per doppio senso,
ma perché un terzo di noi,
muore di fame.
Personalmente non sono un santo,
e neanche un eroe,
ma nel mio piccolo ho rispetto,
e le ingiustizie mi mettono rigetto…

mr. Da20

lunedì 10 marzo 2008

lunedì 3 marzo 2008

Amore dopo amore

tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero, che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E’ festa: la tua vita è in tavola.

(derek walcott)