mercoledì 13 febbraio 2008

sylvia plath

“Di notte mi accoccolo nella cornucopia
del tuo orecchio sinistro, al riparo dal vento,
E conto le stelle rosse equelle color prugna.
Il sole sorge da sotto la colonna della tua lingua.
Le mie ore sono sposate all’ombra.
Non tendo piùl’orecchio per sentire il raschio di una chiglia
sulle pietre nude dell’approdo.”

3 commenti:

daventi ha detto...

Sylvia Plath (Boston, 27 ottobre 1932 - Londra, 11 febbraio 1963) è stata una delle più grandi poetesse americane del Novecento. Ha scritto opere di poesia confessionale, narrativa e diaristica . Autrice di un unico dramma teatrale a tre voci, è conosciuta soprattutto per La campana di vetro (The Bell Jar), che narra la storia di un tentato suicidio e del seguente, traumatico, processo di riabilitazione. Diede alla luce due figli, Frieda Rebecca e Nicholas, nati dal matrimonio con il poeta laureato inglese, Ted Hughes. Morì suicida all'età di trentuno anni.
Nata in un distretto di Boston da genitori immigrati tedeschi; la madre, Aurelia Schober, apparteneva ad una famiglia austriaca emigrata nel Massachusetts, abituata in casa a parlare solo tedesco, mentre suo padre, Otto Emil Plath, professore di college, figlio di genitori tedeschi, si trasferì in America a sedici anni per diventare in seguito uno stimato entomologo, in particolare in materia di api.

Sylvia dimostrò un talento precoce, pubblicando la sua prima poesia all'età di otto anni. Nello stesso anno, suo padre morì di embolia in seguito ad un'operazione chirurgica (complicazioni per un diabete non diagnosticato), il 5 ottobre 1940. La scrittrice continuò a cercare di pubblicare poesie e racconti su varie riviste americane, raggiungendo un successo marginale. Sylvia soffrì durante tutta la sua vita adulta per una grave forma di depressione ricorrente tra periodi di intensa vitalità. Era entrata nello Smith College con una borsa di studio nel 1950, ma nel penultimo anno fece il primo dei suoi tentativi di suicidio. In seguito descrisse la crisi che l'aveva colpita nell'estate e inverno 1953 nel suo romanzo semi-autobiografico, La campana di vetro (The Bell Jar).

Al tentativo di suicidio segue il ricovero in un istituto psichiatrico, il McLean Hospital, dove le verrà diagnosticato il disturbo bipolare. Uscita dall'ospedale si laurea, ottendendo la lode nel 1955. Sylvia ottenne una borsa di studio Fulbright per l'università di Cambridge, dove continuò a scrivere poesie, pubblicando a volte il suo lavoro sul giornale studentesco Varsity.

A Cambridge conobbe il poeta inglese Ted Hughes. Si sposarono il 16 giugno 1956,. Plath e Hughes trascorsero il periodo dal luglio 1957 all'ottobre 1959 vivendo e lavorando negli Stati Uniti. Sylvia insegnò allo Smith College. Si trasferirono poi a Boston dove Sylvia partecipò a dei seminari con Robert Lowell.

Questo corso di 'creative wriring' ebbe profonda influenza sul suo stile. L'altra frequentatrice di questo corso fu Anne Sexton. In questo periodo Plath e Hughes incontrarono per la prima volta W. S. Merwin, il quale ammirò i loro lavori e rimase loro amico per tutta la vita. Venuti a conoscenza del fatto che Sylvia era incinta, ritornarono in Gran Bretagna.

Sylvia e Ted vissero per un breve periodo a Londra ed in seguito si stabilirono a North Tawton, piccola città commerciale nel Devon. Sylvia pubblicò la sua prima raccolta di poesie, The Colossus, in Inghilterra, nel 1960. Nel febbraio 1961 abortì; diverse poesie fanno riferimento a questo evento. Il matrimonio si incrinò e i due si separarono meno di due anni dopo la nascita della loro prima figlia. La loro separazione traumatica fu dovuta alla relazione che Hughes aveva iniziato con Assia Wevill, moglie di un amico poeta.

Sylvia Plath ritornò a Londra con i figli, Frieda and Nicholas. Affittò un appartamento in una casa dove aveva abitato W.B. Yeats; Sylvia ne fu estremamente contenta e lo considerò un buon presagio quando cominciò il procedimento legale per la separazione. L'inverno tra il 1962 e il 1963 fu molto duro. Scrisse intorno a questo periodo il romanzo La campana di vetro (The Bell Jar), pubblicato nel 1963 con lo pseudonimo di Victoria Lucas.

L'11 febbraio 1963 era passato solo un mese dalla pubblicazione del romanzo quando Sylvia si tolse la vita. È seppellita nel cimitero di Heptonstall, nel West Yorkshire.

Melina2811 ha detto...

Molto interessante questo blog, ciao da Maria

Anonimo ha detto...

ciao marina grazie della visita